Lavorare sulle piattaforme petrolifere: stipendio oltre i 300mila euro l’anno

Chiunque volesse intraprendere questo lavoro, dovrà tenere in considerazione il fatto che si tratta comunque di un lavoro con orari e ritmi di lavoro molto stressanti. In un primo momento, bisogna anche elencare quelli che sono considerati i requisiti essenziali per poter lavorare sulle piattaforme, tra i quali:
– essere in buona salute
– avere un fisico idoneo per affrontare lunghi periodi lontani da casa
– essere in grado di interagire e di relazionarsi con altri colleghi
– avere un passaporto in corso di validità, in quanto spesso si può verificare la possibilità di spostamenti soprattutto in paesi esteri
– essere in possesso di un titolo di studio, ovvero un livello specializzante elevato nella mansione che si intende effettuare
– conoscere la lingua inglese visto che la maggior parte della comunicazione sulla piattaforma avviene in inglese.
Sulla piattaforma, inoltre, si tende a lavorare in un team nel quale sono presenti persone di diverse etnie e nazionalità, dunque è necessario conoscere una lingua che possa essere unica, ovvero l’inglese. Riguardo la retribuzione, abbiamo anticipato che si tratta di una retribuzione molto importante, ovvero sui 60 mila euro l’anno per mansioni di supporto, come infermieri, aiuto cuoco, meccanici non specilizzati, mentre si parla di 80 euro all’anno per un meccanico specializzato, e si arriva ai 300 mila euro all’anno per un ingegnere meccanico.Inoltre, ai dipendenti verranno anche pagate tutte le spese riguardanti il viaggio, vitto, alloggio, fornitura di viveri e bevande, strumenti e abiti di lavoro.
Le piattaforme, saranno dotati di tutti i servizi e comfort necessari. All’interno è possibile trovare le camere, dotate di tutti i servizi principali che daranno la possibilità ai dipendenti di poter trascorrere ore di relax dopo il lavoro. I turni solitamente sono di 12 ore continuative, con delle piccole pause. I lavoratori saranno inoltre occupati per 18 giorni al mese, con 10 giorni di riposo ogni due settimane.
Al momento le piattaforme si trovano nel Mare del Nord, ovvero tra la Norvegia e la Scandinavia, e nel Regno Unito, dove se ne contano circa 450. Altre zone, dove è possibile trovarne tante, sono le coste del Canada e dell’Alaska. Chiunque volesse lavorare sulle piattaforme, potrà inviare il proprio curriculum vitae , in inglese, ad alcune agenzie di collocamento specializzate o alle compagnie petrolifere. Di seguito ve ne riportiamo alcune:
– Shell: http://www.shell.com/
– Eni: http://www.eni.com/it_IT/home.html
– Saipem: http://www.saipem.com/site/home.html
– Total: https://careers.total.com/front/fr/web/guest 

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