Quando
si risponde ad un annuncio è necessario inviare la lettera di presentazione e il
CV nei modi e forme che l’azienda ha indicato, esempio: fax, raccomandata,
e-mail, ecc.
Soprattutto
nel selezionare un gran numero di risorse, l’azienda si organizza per
raccogliere le domande di lavoro nel minor tempo possibile. Quindi non seguire
le procedure richieste, comporta il rischio che il CV venga cestinato.
In
alcuni casi può essere utile inviare il proprio CV anche se non vi è perfetta
coincidenza tra quanto richiesto e le proprie competenze: può darsi che
l’azienda, a fronte di diverse esigenze e della significatività dei curricula
ricevuti, decida comunque di valutare la possibilità di prendere in
considerazione la nostra candidatura.
Cose fondamentali
sono catturare l’attenzione del selezionatore ed evitare di usare un tono
troppo formale e burocratico.
Si consiglia
pertanto di:
ü usare un tono
spigliato ed informale, ma senza esagerare;
ü sottolineare il
motivo per cui si ritiene di essere adatti alla posizione/profilo ricercati.
Da un punto di vista
formale ricordiamoci di:
ü collocare correttamente
le varie parti del testo;
ü non sottovalutare la
capacità di scrittura, la chiarezza, la capacità di sintesi e la precisione dei
termini e l’utilizzo di periodi brevi.
Per
quanto attiene, invece, la struttura della lettera, il testo è da suddividere
in tre blocchi e non dovrebbe superare le quindici/venti righe.
1.
Iniziamo
dalla presentazione di noi stessi, ovvero dicendo chi siamo e perché stiamo
scrivendo. È bene partire dalla
nostra identità professionale, piuttosto che dal nome e cognome. Se svolgiamo
una determinata professione, scriveremo: “Sono
un ingegnere…”. O, nel caso in cui si fosse un neolaureato a pieni voti, “Sono un brillante neolaureato in…”. Dal
momento che la lettera viene inviata in risposta ad un annuncio, diremo: “Rispondendo al vostro annuncio, invio il mio
curriculum con riferimento alla posizione…”.
2.
Se
ci chiediamo perché la nostra candidatura dovrebbe essere presa in
considerazione, questo dipenderà dalla parte centrale del testo, che
rappresenta sicuramente quella più importante, quella da cui dovrà emergere la
motivazione e l’interesse che abbiamo verso l’azienda e la corrispondenza del
nostro profilo con la posizione lavorativa offerta.
Procediamo
sottolineando qual è il valore aggiunto che possiamo apportare all’azienda,
segnalando le nostre professionalità, competenze ed esperienze specifiche e,
soprattutto, mostrando un interesse concreto nei confronti dell’azienda. Per potere
fare ciò in maniera efficace, ci documenteremo sulla sua identità, la sua
storia e il suo sviluppo nel corso degli anni.
Se abbiamo particolari competenze potremmo
scrivere: “Coerentemente con la mia
preparazione universitaria e le esperienze professionali di cui al curriculum,
come, per esempio…, amerei potermi realizzare in un’azienda come la vostra,
nella quale vorrei investire e per la quale ritengo di potere costituire una
valida risorsa”.
Viceversa, quando non si dispone di un passato
tale da supportare la propria candidatura, con un tocco di originalità, potremmo
far leva sulle proprie alte motivazioni. Immaginando di candidarci per una
azienda editoriale (o per una libreria), potremmo scrivere: “Pur non potendo vantare titoli di prestigio
o esperienze professionali rilevanti, desidero segnalare ciò che mi ha tolto
tempo per lo studio: la passione per la lettura e la scrittura. Leggo
moltissimo e di tutto e amo la musica e la pittura. E’ proprio a motivo di
queste attitudini che ho deciso di contattarvi, sperando di ottenere un
incarico in una azienda editoriale come la vostra, cosa a cui miro da sempre
con grande decisione”.
3.
Infine,
mostriamoci desiderosi di approfondire la conoscenza “reciproca” attraverso un
colloquio e concludiamo dichiarandoci disponibili a eventuali periodi di
formazione, ringraziando per
l’attenzione prestata e con i saluti, per i quali si possono utilizzare
varie formule, come ad esempio: “In attesa del Suo cortese riscontro (o “di
essere convocato a colloquio”), Le invio i miei più cordiali saluti”.
Naturalmente, non dimentichiamoci
di firmare in maniera autografa, evitando di citare i nostri titoli
(“Dottoressa…”).
Fonte: Centro Orizzonte Lavoro - Catania
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